DONAZIONI

Intestato ad ANFFAS VOGHERA ONLUS

IBAN:  IT 53 I 08324 56400 000000 612108

causale: donazione/erogazione liberale

La quietanza del bonifico insieme alla ricevuta rilasciata dall’Associazione (a tal riguardo è necessario indicare un indirizzo mail a cui inviare la ricevuta dell’avvenuta donazione) consentono al donatore di ottenere agevolazioni fiscali:

• le aziende possono dedurre l’importo donato senza limite assoluto ma entro il 10% del reddito complessivo dichiarato (senza il limite dei 70.000 €, come precedentemente previsto). Inoltre, sempre nel limite del 10%, nel caso in cui la deduzione superi il valore del reddito complessivo dichiarato al netto di altre deduzioni, la parte di deduzione non goduta può essere riportata nelle dichiarazioni successive, fino al quarto periodo d’imposta successivo (esempio, una donazione effettuata nel 2018 può essere scontata persino fino al 2023);
• persone fisiche possono scegliere tra due opzioni:

• detrarre l’importo (per un massimo di 30.000 € di donazione) al 30%;
• dedurre l’importo donato senza limite assoluto ma entro il 10% del reddito complessivo dichiarato.

Tra tutti gli enti, le Organizzazioni di Volontariato possono inoltre far applicare ai propri donatori una detrazione del 35%, sempre per un massimo di 30.000 € di donazione.

Con una semplice crocetta puoi destinare il 5X1000 delle imposte sul reddito delle persone fisiche alla nostra Associazione indicando il nostro C.F. 95021600184.

Questo gesto di solidarietà al donatore non costa nulla, dato che la quota del 5X1000 in caso di mancata scelta del contribuente andrebbe direttamente nelle casse dello Stato, mentre per Noi rappresenterebbe una risorsa fondamentale per le nostre attività!

Tramite il servizio di PAY PAL: con un click sul tasto prescelto è possibile effettuare una donazione, anche di modesto importo. Si tratta di una modalità molto semplice e veloce di donazione utilizzata soprattutto dai soggetti più giovani che magari hanno poca disponibilità economica ma che comunque vogliono partecipare attivamente alle finalità dell’Associazione;

Solo una minoranza di italiani fa oggi testamento. Le motivazioni possono essere le più svariate: pudore, scaramanzia, disinteresse oppure semplicemente perché manca il coraggio di affrontare un argomento tanto importante quanto particolarmente delicato visto che riguarda un momento assai doloroso che però prima o poi colpisce la vita di ognuno di noi.

E allora perché non pensare di trasformare un momento così doloroso in un atto di solidarietà verso gli altri, un’occasione per pensare ad un “dopo di noi”.

Il lascito testamentario è in questo senso uno strumento formidabile, che va conosciuto e responsabilmente utilizzato, vincendo quella ritrosia che non è insita nell’uomo ma che rappresenta invece una costruzione mentale, spesso figlia più dell’individualismo che di reali necessità.

Per effettuare una scelta convinta e ben ponderata in merito alla decisione di fare testamento è bene sapere:

1. Perché fare testamento?

E’ l’unico modo che permette al donatore di decidere liberamente e chiaramente come e a chi destinare il proprio patrimonio.

 2. Cosa succede se non si fa testamento?

Nel caso di parenti fino al 6° grado, verrà destinata la parte spettante a ciascun avente diritto attraverso atto notarile. Nell’ordine beneficeranno della “legittima eredità” il coniuge, i discendenti legittimi (figli), gli ascendenti legittimi (genitori) o collaterali (fratelli, sorelle o in assenza loro figli), altri parenti (fino al 6° grado).

3. Tipi di testamento?

• testamento olografo  ovvero scritto di proprio pugno dal testatore (persona che lo redige), con disposizioni chiare e semplici rispetto alle proprie volontà, datato e firmato, meglio se successivamente viene depositato presso un notaio;
• testamento pubblico ovvero scritto dal notaio, davanti a due testimoni, su indicazione del testatore. Viene conservato dal notaio che ne darà pubblica lettura a seguito della morte del testatore.

4. I beni che entrano nella successione testamentaria vanno divisi in:

• quota di eredità “legittima o di riserva” che spetta comunque di diritto al coniuge e/o ai figli o, in loro assenza, ad altri eredi ascendenti (genitori/nonni);
• quota di eredità “disponibile” che può essere liberamente destinata, attraverso testamento e secondo il proprio volere (ad esempio ad Anffas Voghera)

5. La donazione ad una ONLUS (ovvero Ente del Terzo Settore) presenta dei vantaggi:

• l’opportunità di beneficiare di un regime fiscale agevolato: l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo e di qualsiasi tassa di successione (a differenza della successione delle persone fisiche);
• la non influenza sul reddito personale, in vita, del donatore.

6. Cosa si può donare:

• denaro, sotto forma di contanti, azioni, titoli, fondi d’investimento;
• beni mobili (auto, moto, gioielli, opere d’arte, attrezzature, mobili, ecc.);
• beni immobili (appartamenti, case, fabbricati, terreni ecc.).

Per qualsiasi ulteriore informazione potete contattare la sede associativa per fissare un appuntamento.